Il piccolo sasso non se ne faceva una ragione di essere così piccolo. Era stato montagna, grande roccia, persino scogliera sul mare infinito. Poi il vento che batte, il mare che scioglie, infine le onde che spingono, roba che ti cambia. Infine fu su una spiaggia, tra la sabbia e il sole. Così cominciò ad urlare al cielo, che divenne vento, che sussurrò risposte lievi. Ma il piccolo sasso continuò ad urlare e a chiedere spiegazioni, non era possibile rimanere così piccolo dopo aver compreso la grandezza. Così il vento rispose con altri urli, squassando il cielo e poi la terra e così il piccolo sasso precipitò nel fondo della sua natura, dentro la crosta del pianeta, fino al suo centro di fuoco, dove si sciolse nel calore della rabbia, che divenne pace, fluido, lava. E solo quando la montagna decise di parlare, al cielo potette uscire dal fondo verso l'aria. E tornò ad essere montagna, dimenticandosi di essere stato un piccolo sasso arrabbiato. #comelospiegoaio #novellegrulle